giovedì 28 febbraio 2008

Quella scena la ricordo ancora...

Accorro in aiuto di Nerone e mi rendo subito conto che non c'è più niente da fare.
E' già morto, è troppo piccolo per sopravvivere a quel colpo.
Per me lui rappresentava la vita, un piccolo essere entrato nella mia esistenza. Sprofondo in un baratro, mi stendo sul letto, non riesco a frenare le lacrime dirompenti.
L'elettricista è atterrito.
Raccoglie i resti del piccolo essere, ripulisce la stanza, chiude il sacchetto con il cadavere, e se ne va portandolo via con sè.
Sono sconvolta, è già un periodo difficile, ho la sensazione che non riuscirò a sopportare questa perdita.
Cerco di curare le mie ferite, e rimango chiusa in casa per 3 giorni senza andare al lavoro, sono troppo avvilita.

domenica 24 febbraio 2008

giovedì 21 febbraio 2008

Nerone

Il primo amico nella vita da single fu Nerone. Nero come la pece, curioso, vivace, esploratore. Esploratore fin troppo, tant'è che un malaugurato giorno, mentre l'elettricista scendeva dalla scala, dopo aver sistemato dei cavi, gli mise un piede sopra. Io ero presente, una scena straziante, lui rizzò la coda, e subito dopo fu un cadavere. Questo blog in ricordo di Nerone, ciao micetto